Archivio per marzo, 2012

Delizie coreane: bosintang!

Posted in corea, Delizie coreane, Wisdom with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on 17 marzo 2012 by patatromb

I coreani mangiano i cani!!” E anche io, essendosene presentata l’occasione, questa sera ho provato il bosintang (보신탕 補身湯, ossia “la zuppa che rinvigorisce il corpo”).

 

Bosintang, la zuppa che ti invigorisce!

 

Il piatto consiste in una zuppa piuttosto densa, preparata con erba cipollina, cipolla, tutta una serie di verdure che in Europa non esistono (e che se anche ne scrivessi il nome scientifico al la maggior parte dei lettori direbbero ben poco quindi mi risparmio la fatica della ricerca), mille saporite spezie e, naturalmente, i sottili blocchetti di carne (che è un po’ fibrosa ma soprattutto sorprendentemente magra), l’ingrediente principale della pietanza. Questi blocchetti sottili possono essere consumati o assieme alle verdure e al brodo della zuppa o separatamente: in questo caso vanno inzuppati in una salsetta a base di spezie miste (pepe, pasta di peperoncino e via dicendo) e il buon olio di sesamo, uno dei condimenti più buoni del creato.

La salsa con l'olio di sesamo (ammetto che la foto non è delle migliori)

 

Il tutto, dato che verdure e spezie usate per preparare il brodo sono le stesse, ricorda parecchio lo haejangguk, il buon piatto per iniziare bene la giornata di cui avevo scritto a dovere tanto, tanto tempo fa; solo che a differenza dello haejangguk il bosintang ha dalla sua un sapore decisamente più delicato, ‘ché la carne di cane ha un gusto sì piacevole, ma piuttosto “leggero” essendo molto magra. Riguardo al sapore della carne (la zuppa in sé ha il classico gusto delle zuppe piccanti coreane), questo ricorda vagamente quella di agnello, pur essendo decisamente più delicata.

Dicono che il bosintang sia altamente digeribile ma non posso sbilanciarmi su questo punto dato che il mio apparato digerente è più simile a quello di un gabbiano che a quello dei comuni esseri umani e quello che mi entra in bocca lo brucio senza particolari problemi. Dicono pure che per essere apprezzato al meglio vada mangiato quando ad agosto fa caldissimo e non mi sbilancio nemmeno su questo, però non sono del tutto persuaso che un europeo medio riuscirebbe a ingerire con leggerezza una zuppa di carne piccante e bollente quando fuori la temperatura va per i 35°C e l’umidità si aggira attorno al 75%. In ogni caso devo ammettere che il piatto è buono, e tanto vi basti.

 

(. )( .)

Ah, sì, avevo iniziato con la famosa frase “I coreani mangiano i cani”, tipicamente utilizzata con orrore e/o con tono dispregiativo (nei confronti dei coreani) da gente che probabilmente si mangia con gioia agnelli, conigli e vitelli (tutte carni peraltro molto buone) e che, immagino, si figura loschi figuri dallo sguardo torvo che godono perversamente a squartare innocenti pastori tedeschi e graziosi cuccioli di dalmata (aspetta, questa è un’altra storia!).

Che “i coreani tutti” consumino effettivamente carne di cane è in realtà tutto da dimostrare. Delle tre persone assieme alle quali sono stato al ristorante questa sera due erano coreane e proprio loro non hanno nemmeno preso in considerazione l’idea di ordinare né tantomeno quella di assaggiare il bosintang, optando per un più comune samgyetang, (il buon brodo col pollo intero ripieno di riso e ginseng meglio noto con il nome di “minestra mission impossible” poiché smontare un pollo con il solo ausilio delle bacchette e di un cucchiaio è un’impresa raramente coronata da successo). Io stesso l’ho assaggiata per la prima volta dopo oltre tre anni e mezzo passati in Corea perché, semplicemente, nessun mio conoscente aveva voglia di andare a mangiarla.

Samgyetang, porzione singola da 10.000 won

 

Il fatto è che, a forza di sentirsi dire “magnare la carne di cane è il MALE!” dagli stranieri, anche i coreani se ne sono convinti, al punto che trovare qualcuno che la consumi con regolarità è una rarità, e i più non l’hanno mai provata. In compenso i piatti a base di pollo (fritto, bollito o stufato che sia!) vanno per la maggiore e nella sola città di Ch’unch’ŏn (patria del tak kalbi) vengono macellati attorno ai 120000 polli ogni giorno, però gli allevamenti intensivi in stile campo di concentramento ci sono anche in Europa e nelle Americhe e quindi vanno benissimo!

Due uomini-pollo fritti. Un giorno, forse, vi parlerò del pollo fritto coreano

Trova l’intruso!

Posted in Arte, corea, Wisdom with tags , , , , on 1 marzo 2012 by patatromb

Oggi mi sono affacciato al balconcino del quarto piano del mio dipartimento e ho scattato la foto che vedete qui sotto: cliccateci sopra, ammiratela a dimensione intera e divertitevi a scovare l’intruso!

 

Una significativa immagine del ridente boschetto dietro al mio dipartimento